Camera di Giotto e Giotteschi

Giotto del XIV secolo

Giotto del XIV secolo

La Sala XV contiene opere di seguaci di Giotto del XIV secolo. Il grande artista fiorentino aveva rinnovato la pittura dell'area introducendo uno stile di resa più naturalistico. Giovanni Villani, un cronista contemporaneo, lo descrive come "il più sovrano maestro di pittura del suo tempo: che disegnava tutte le sue figure e le loro posture secondo natura". Tra le opere esposte in questa sala, l'unica vera opera di Giotto è un piccolo frammento di affresco staccato proveniente dalla Badia Fiorentina, la più antica abbazia fiorentina. Questo frammento contiene una testa di pastore straordinariamente ben dipinta, grazie alla quale è stato possibile datare il dipinto intorno al 1320.

Tra gli allievi di Giotto c'era anche Bernardo Daddi, che dipinse diversi pannelli a fondo oro nella sala dove oggi si trova, in particolare una grande croce già presente nella chiesa fiorentina di San Donato in Polverosa. Il crocifisso era posto sopra l'altare maggiore e presenta la rappresentazione convenzionale gotica di un "Christus patiens", seguendo fedelmente i canoni iconografici stabiliti da Giotto con il suo crocifisso per la Basilica di Santa Maria Novella a Firenze intorno al 1295. Nel Crocifisso di Daddi, del 1345 circa, la grande figura di Cristo è affiancata dalle presenze dolenti di Maria e di Giovanni Evangelista, mentre in basso sono raffigurate scene tratte da "Lo scherno di Cristo", "Cristo alla colonna" e "La via del Calvario"."Nella parte superiore del pannello, all'interno di un'area luminosa a forma di mandorla, Gesù è raffigurato come "Gesù Pantocratore al Giudizio Universale"; inoltre, lungo lo stesso braccio della croce è presente un'iscrizione latina che recita "DICEST IESUS NAZARENUS REX IUDAEORUM".

Nella sala si possono ammirare anche le opere di Taddeo Gaddi, uno dei più eminenti seguaci di Giotto. Taddeo trascorse circa ventiquattro anni nella bottega di Giotto e si affermò come uno dei suoi più stretti discepoli a Firenze. Contiene un'interessante serie di pannelli trilobati su Storie della vita di Cristo e di San Francesco d'Assisi, che in passato ornavano la Basilica di Santa Croce a Firenze, probabilmente attaccati a stalli lignei del coro.

I dipinti della sala giottesca sono di piccolo formato ed erano immagini sacre portatili per il culto personale, che un tempo accompagnavano i viaggiatori - mercanti e pellegrini - nei loro pericolosi viaggi. Spesso i donatori ponevano il loro viaggio sicuro sotto la protezione della Vergine Maria o di alcuni Santi di particolare venerazione, scelti tipicamente sulla base del nome del patrono.

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Visita alla Sala di Giotto

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